Il mese era quello di Novembre del 2019 – una vita fa – quando sulla scrivania dell’amministrazione del Gruppo FRASI è arrivato un piccolo fascicolo in una cartellina gialla.
Sul fronte una scritta a penna: “Bando Conciliamo”.
“Conciliamo è il bando che destinerà 74 milioni di euro per progetti di conciliazione famiglia-lavoro. I fondi sono destinati a interventi che promuovano un welfare su misura per le famiglie e per migliorare la qualità della vita di mamme e papà lavoratori.”
Proprio in quel periodo nel Gruppo si ragionava sull’opportunità di offrire ai dipendenti della grande famiglia FRASI l’opportunità di accedere a servizi di welfare aziendale.
Dopotutto, e questo è il paradosso, il Gruppo FRASI eroga da anni servizi di welfare per i dipendenti di altre grandi aziende, ma fino a quel momento non aveva mai avuto modo di espandere questa opportunità per i propri dipendenti.
Il welfare è esclusiva delle grandi realtà?
Offrire servizi di welfare di qualità in un’azienda che non fosse una grande realtà, magari multinazionale, o con un fatturato miliardario, sembrava semplicemente impossibile.
Per certi versi, numeri alla mano, in Italia parrebbe che il welfare sia sempre stato appannaggio esclusivo delle grandi aziende, in un sistema in cui le PMI restano inevitabilmente tagliate fuori.
Questo pensiero era così radicato anche in noi che di welfare ci occupiamo quotidianamente, che eravamo convinti che il Bando Conciliamo fosse pensato e ideato specificatamente per venire incontro alle grandi aziende così da indirizzare le loro politiche di welfare verso la conciliazione famiglia-lavoro e il work-life balance più in generale.
È forse per questo che quella cartellina con su scritto “Bando Conciliamo” era stata accolta tiepidamente nei corridoi del Gruppo FRASI, per l’idea che si stesse spingendo su realtà che una lunga tradizione di welfare la hanno già.
Sono invece le piccole e medie imprese, quelle in cui la maggior parte delle persone trovano impiego, quelle che costituiscono il tessuto economico e sociale di questo Paese, sono loro a fare più fatica ad avvicinarsi al welfare aziendale, per una semplice questione di budget il più delle volte a cui si somma una mancanza di cultura del welfare aziendale ancora dilagante.
La vera sfida è migliorare la vita delle persone, per davvero
Sull’onda un po’ idealista di cambiare le cose, abbiamo quindi deciso che il Gruppo FRASI avrebbe partecipato al Bando Conciliamo, una straordinaria opportunità che rappresenterebbe per tutti un virtuoso win-win in cui al centro ci sono gli interessi e i bisogni delle persone che l’azienda la compongono e vivono.
Persone che nel Gruppo FRASI del 2019 erano circa 120 su tutto il territorio nazionale ed è per loro che abbiamo lavorato alacremente e con passione nella strutturazione di un progetto che ci facesse aggiudicare i fondi del Bando Conciliamo.
Creare da zero un sistema di welfare aziendale è una vera sfida, e in quanto tale richiede un’attenta analisi dei dipendenti che non può prescindere dal mettersi in ascolto attivo e proattivo rispetto ai loro bisogni, alle loro esigenze.
Ai dipendenti FRASI interesserebbero di più i servizi per la cura della persona come la palestra e la piscina, o preferirebbero una qualche forma di assicurazione sanitaria? Quanto interesse ci sarebbe invece verso servizi per la famiglia come asili nido, soggiorni estivi e affini?
Cosa, concretamente, migliorerebbe la loro vita?
Un nuova prospettiva di welfare
Diciamo le cose come stanno. a gioia e la vita dei dipendenti non sono sufficienti per tutte le aziende nel prendere una decisione di welfare concreta, quindi è il caso di aggiungere un elemento al tema.
Implementare dei servizi di welfare aziendale significa da una parte avere dipendenti più felici con tutta una serie di servizi pensati per loro e per le loro famiglie a cui accedere; ma significa anche che le aziende che garantiscono servizi di welfare ai propri dipendenti potranno usufruire di una importante detassazione.
Ma torniamo al Bando Conciliamo…
Su 761 progetti presentati, quello del Gruppo FRASI si è classificato 95°, aggiudicandosi i finanziamenti statali per implementare i progetti di welfare per tutti i dipendenti del Gruppo. Che soddisfazione!
L’aggiudicazione è arrivata il 7 settembre 2021, ad una pandemia di distanza da quel lontano novembre 2019 per cui il bando era stato ideato.
Oggi più che mai, dopo il COVID, il si sente il bisogno di una nuova prospettiva di welfare che noi confermiamo di voler perseguire.
Lavorare per davvero per il benessere dei propri dipendenti, conoscere nel dettagli le specifiche esigenze ed offrire servizi di welfare cuciti su misura per le relative famiglie.
Si può fare. Facciamolo!